
Il 2000 sembra ieri, e invece sono passati 20 (venti anni), come tra Italia – Germania 4 a 3 e le notti magiche di Italia 90 che quando le abbiamo vissute parlare del 1970 era come parlare di preistoria. Ecco c’è la stessa distanza che passa tra oggi e il mitico 2000. Allora abbiamo deciso di resuscitare le nostre prestigiose liste di film per raccontare anno per anno i film del nuovo millennio. 11 (undici) film per ogni anno, iniziando ovviamente dal 2000.
Inizia questo mese un viaggio attraverso i film che hanno segnato i primi 20 (venti, oddio sono già passati vent’anni) anni del terzo millennio. Presenteremo brevemente 11 (undici) film che abbiamo ritenuto significativi per l’anno che rappresentano, come vedrete non solo per meriti artistici. Siccome 11 è un numero molto piccolo e il cinema è molto grande, molti film importanti, bellissimi o anche solo degni di stare in questa lista sono rimasti fuori. Così abbiamo scelto il film più brutto della storia, un film sulla memoria, un film con giovani che sognano, un film simbolo del sogno americano vincente e uno del sogno americano disperso, un film d’amore e uno di duelli, un film d’animazione e un film politico, un film indiano e uno messicano. E sì in mezzo ci sono anche alcuni capolavori.

Signori, giù il cappello di fronte al più brutto film della storia del cinema. Se lo vede Tarantino, fa di Tomba il suo nuovo attore di culto. Ma quale B-movie, qua non siamo nemmeno in Interregionale
Alex l’ariete, D. Damiani, Italia
Con Alberto Tomba e Michelle Hunziker
(Menzione: vincitore del premio speciale peggior film dell’anno e di entrambi i secoli e i millenni attraversati dalla storia del cinema, impresentabile e fuori tempo massimo anche per i film delle 3 di notte del canale 34 del digitale terrestre)
Consigliato a: cultori del trash, gente con parecchia ironia
Sconsigliato a: rest of the world
Da vedere con: paletta e lampeggiante di ordinanza

Ken, l’operaismo britannico spostato negli USA funziona come David Beckham nei Los Angeles Galaxy: non capisci chi dei due sia fuori posto.
Bread and Roses – Il pane e le rose, Ken Loach, GB-Germania-Spagna
con Elpidia Carrillo, Adrien Brody, Pilar Padilla, Jack McGee
Consigliato a: sociologi del lavoro laureati a Trento negli anni ‘70
Sconsigliato a: cultori di Ken Loach e del cinema operaio (non sopravvivrebbero alla delusione)
Da vedere con: l’addetto alle risorse umane di Manutencoop

Stati Uniti in purezza: competizione, soldi, testosterone, nevrosi e un epocale (lunghissimo) discorso di esortazione all’impegno per la vittoria (oggi si direbbe “motivazionale”).
Ogni maledetta domenica (Any given Sunday) , Oliver Stone, USA
Con Al Pacino, Cameron Diaz, Dennis Quaid, James Woods, Jamie Foxx, LL Cool J
Consigliato a: genitori competitivi di figli sportivi
Sconsigliato a: proprietari di società sportive
Da vedere con Rino Gattuso

La potente dolcezza di un sogno realizzato, l’avventura, la realtà della delusione, da cui – ti assicuro – ti riprenderai perché hai solo 15 anni e starai da dio, guarda, secondo me farai il regista! Colonna sonora impareggiabile
Quasi famosi (Almost Famous), Cameron Crowe, USA
Con Billy Crudup, Frances McDormand, Kate Hudson, Jason Lee
Consigliato a: genitori ambiziosi di figli artisti
Sconsigliato a: nostalgici della disco music
Da vedere con con le vostre amiche groupie

Hong Kong, vicini di casa, mahjong e l’essenza dell’intimità tra un uomo e una donna, distillata in segreto: un film silenzioso, sensuale, elegantissimo
In the mood for love (花樣年華, 花样年华, Huāyàng niánhuá Faa yeung nin wa), Wong Kar Wai, Hong Kong, Cina
Con Tony Chiu-Wai Leung, Maggie Cheung, Rebecca Pan, Lai Chen, Li Gong
Consigliato a: coniugi spesso assenti
Sconsigliato a: non amanti dei mozziconi macchiati di rossetto
Da vedere con il vostro tavolo di mahjong

Un naufrago solitario su un’isola sperduta che tenta di salvarsi e tornare a casa. Ma che racconto banale?!? direte voi. Ma siccome il cinema è molto più grande di un racconto poi vi troverete a piangere a dirotto quando vedrete un pallone andare alla deriva
Cast Away, Robert Zemeckis, USA
Con Tom Hanks, Helen Hunt
Consigliato a: viaggiatori solitari nel sogno americano e in altri sogni dispersivi
Sconsigliato a: viaggiatori all inclusive su Costa Crociere
Da vedere con un palloncino, un super tele, un tango, un mikasa, un wilson (no uno jabulani no)

. Film grazie al quale 20 anni fa abbiamo scoperto che anche nel Subcontinente i matrimoni sono un guaio grosso: storie di famiglia, segreti e amarezze a Delhi
Monsoon Wedding – Matrimonio indiano (Monsoon wedding), Mira Nair, India
Con Naseeruddin Shah, Lillete Dubey, Shefali Shah, Vijay Raaz
Consigliato a: agli sposi promessi
Sconsigliato a: wedding planner
Da vedere con ex fidanzati mai rimpianti

Intorno all’invincibile spada Destino Verde e al suo saggio proprietario, intrighi, amori, arguti dialoghi intrisi di saggezza, ma soprattutto acrobatici combattimenti svolazzanti di genere wuxia (primo film di questo genere a vincere un Oscar)
La tigre e il dragone (臥虎藏龍, 卧虎藏龙, Wòhǔ Cánglóng, Crouching Tiger, Hidden Dragon), Ang Lee, Cina, Hong Kong, Taiwan
Con Chow Yun-Fat, Michelle Yeoh, Ziyi Zhang, Chen Chang
Consigliato a: possessori di spade invincibili
Sconsigliato a: non amanti dello svolazzamento armato
Da vedere con il vostro gruppo di MMA

Il momento in cui il cinema di animazione vira e sceglie il pubblico adulto come target. Citazioni cinefile, ritmo, un’invenzione dietro l’altra. Altissima scuola
Galline in fuga, P. Lord e N.Park, GB-Francia, 2000
Animazione
Consigliato a: chi, alla decima replica, aspetta ancora con trasporto la rovesciata di Pelè in fuga per la vittoria
Sconsigliato a: chi cerca il cartoon didattico e consolatorio alla Disney
Da vedere con guantone da baseball e pallina da far rimbalzare sul muro, come Steve Mc Quinn

Attenzione ragazzi, perché da questo film imperfetto, cattivo e rabbioso, si capiva che in città era arrivato un nuovo sceriffo. Il suo nome era Alejandro González Iñárritu, ed era destinato a grandi cose (ad esempio, due Oscar consecutivi)
Amores perros, A. Iñárritu, Messico, 2000
con Emilio Echevarria e Gael Garcia Bernal
Consigliato a: amanti delle metropoli, adrenalinici, ammiratori di Gael García Bernal;
Sconsigliato a: gattari e romantici
Da vedere con: il proprio rottweiler accucciato ai piedi
Ma il prescelto è (aka the winner is):
Memento, Christopher Nolan, USA, 2000.

con Guy Pearce, Carrie-Anne Moss e Joe Pantoliano
Consigliato a: feticisti dell’autoscatto
Sconsigliato a: chi non riesce a seguire manco la trama dei film di 007
A proposito di registi geniacci (quasi) esordienti, ecco a voi Memento, l’opera seconda di Christopher Nolan. Il film segue le vicende di un uomo, Leonard Shelby (un ottimo Guy Pearce) che a causa di una tragica aggressione ha perso la capacità di memorizzare per più di 15 minuti quanto gli succede. Nell’aggressione Leonard ha perso pure la moglie, cosicché da allora tutta la sua vita è finalizzata alla ricerca della vendetta. Ma come fai, quando ogni quarto d’ora riparti da zero? L’unica è segnarti tutto quello che succede dove capita (biglietti, sottobicchieri, polaroid) e, le cose veramente importanti, addirittura tatuartele sulla pelle. Ma l’aspetto veramente geniale del film è che lo spettatore viene catapultato nella testa del protagonista con un montaggio super-sincopato, che ogni 15’ lo costringe a rivedere in tempo reale tutto quello che pensava di aver capito, fino al dipanarsi completo della storia. Avete presente i diversi piani narrativi di Inception? Ecco, dimenticateli, perché tutto ciò che in Inception è forzato e macchinoso, in Memento funziona come un meccanismo perfetto. È questo, a mio avviso, il film più importante uscito nell’Anno Domini 2000.
Da vedere con: un tatuatore di professione (per farsi tatuare in diretta i nomi dei personaggi)

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