
Sulla fontana ricolma, chinato
le onde anomale vidi cavalcare
un tempo impossibile da arginare
in testa, un vecchio nemico ignorato.
Non restava più a bada, vicino
ora divampava, era esigente.
Un senso di liquido trasparente
e la superficie, come un fortino.
Perché adesso esiti, vigliacco?
Sebbene ti appartenga la vita
hai davvero scassinato il lucchetto
la comproprietà, subdolo trucchetto,
e affiora il vero fine della gita
l’ultima mossa prima dello scacco.

Perché non lasci qualcosa di scritto?