

Anche se la rubrica “Scrivi a Imma!” non è ufficialmente partita, sono numerose le richieste arrivate negli ultimi due mesi, da quando è stato diffuso l’indirizzo e-mail a cui rivolgersi (imma@lundici.it).
Ho deciso di prendere spunto da alcune storie, di cui mi avete parlato, per approfondire quanto sia cambiato, negli ultimi dieci anni, anche il nostro modo di vivere il sesso.
“Il mio compagno mi ha chiesto di andare a letto con un altro mentre lui ci spia”.
“La mia ragazza mi ha lasciato perché, adesso, vuole solo divertirsi”.
Mentre il voyeurismo è sempre esistito, forse il pensiero di ragazze emancipate che vivono il sesso senza impegni, senza implicazioni di sorta, disorienta di più il maschio contemporaneo che ormai è in piena crisi esistenziale: se non la domo, come la posseggo?
Ecco, nessuno possiede un altro. E tutti dovremmo imparare a mantenere un certo distacco rispetto alla libertà altrui.
Per quanto riguarda le pratiche feticiste, estreme, fino a qualche anno fa c’era un certo pudore nel metterle in piazza, oggi invece mostrarsi disinibiti e trasgressivi fa aumentare punti e preferenze.
Aumentano le foto esplicitamente erotiche; i rimandi sessuali, frustini, borchie e catene non sono più un tabù.
Siamo talmente annoiati, con tutto a portata di tutto, che anche il sesso deve diventare qualcosa di forte, di duro, di aggressivo.
Come detto in più articoli, fino a quando le idee sono condivise, nessuno dovrebbe sentirsi sporco nel compiere determinati atti, ma entrambi i partner devono essere adulti, consenzienti e capaci di intendere e di volere, se la pratica sessuale viene usata come ricatto verso l’altro, o si fa leva su un sentimento forte, non c’è più comunione di intenti, ma sfruttamento delle emozioni di uno dei partner.
Qualche tempo fa ho acquistato un kit erotico a basso prezzo, con circa 30,00 euro ho portato a casa una quantità industriale di giochini e attrezzature, volevo seriamente capire di cosa si trattasse.
Il divertimento è stato gradevole per qualche sessione, ma niente di più.
Perché si può provare piacere nel legare polsi e caviglie di qualcuno?
Forse perché l’ordinario non ci basta più.
Stiamo per sdoganare definitivamente la monogamia, strizzacapezzoli, bondage e sesso anale, non sono più un argomento segreto, quale sarà la prossima frontiera da abbattere nel sesso?
A che tipo di cybersex saremo sottoposti?
Forse sì, si sperimenterà di più sulle sensazioni.
Neanche il sexting va più di moda, dura giusto un paio di chattate, poi si passa all’ ‘amico’ successivo, che cosa potrebbe incuriosirci ancora di più?
Forse la castità, intesa come scelta reale.
Basta praticare il puro piacere, ma tornare a condividere anche le sensazioni più intense con il proprio partner e instaurare con lui un legame profondo: giocare inteso come unione profonda ed elettiva.
Quali paesaggi mentali potremo immaginare? Realmente robot a prova di tutto?
Non so, sono titubante, ma aspetto curiosa l’evoluzione di costume e di lifestyle che sta prendendo questa società.
I kit sono divertenti, simpatici, ma senza il rapporto umano, tutto rimane sterile e freddo.
L’importante è trovarsi e condividere le proprie fantasie con chi può seguirci e capirci.
Che cosa significherà allora tra dieci anni l’espressione: “’O famo strano?”.
Noi saremo qui per raccontarvelo.

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