
Alla fine degli anni ’60, quando frequentavo la scuola materna, già avevo le idee chiare: mentre c’era chi faceva il ’68, io a 3 anni chiedevo di essere portata al festival Hippy nell’isola di Wight con la mia amica Angela e nel ’69, a soli 4 anni, mentre c’era Woodstock già professavo peace and love and rock and roll. E a chi mi chiedeva cosa avrei voluto fare da grande rispondevo: La Vacanziera. Quell’anno però, mentre il primo uomo metteva piede sulla luna e mio fratello di lì a poco sarebbe venuto al mondo, le vacanze le feci a Badia Prataglia in cerca del fresco per mia madre, maturando una tristezza definitiva per le giornate estive passate in collina e in montagna.

Viaggiatori veri: Ernesto Che Guevara e l’amico Alberto Granado alla scoperta dell’America Latina
Oggi, a distanza di 50 anni sembra che siamo sempre tutti professionisti del muoverci nel mondo. Siamo tutti sempre pronti a postare foto di quello che facciamo, dei luoghi dove andiamo, anche da ospedali o durante funerali. Mostriamo anche se facciamo cose illegali, immorali o volgari, o se non facciamo nulla, postiamo qualche cosa che lo faccia pensare. E siamo sempre lì a spiegare che stiamo molto, molto bene o molto, molto, male, ma come noi, nessuno mai.

Chi parte, chi arriva e chi sta a guardare. Ma se stai a Rimini ti diverti comunque. Amarcord. chissà quanti selfie oggi all’arrivo del REX.
Quante immagini riceviamo e inviamo su Whatsapp, anche se non le postiamo sui social?
Quante volte controlliamo le notifiche, i like o i cuoricini a nostri messaggi e commenti?
Nessuno sfugge a questa terribile tendenza dell’estate 2019: per questo pare normale che, anche chi ci rappresenta a livello istituzionale, creda di essere coerente perpetrando uno stile narciso, egocentrico, becero e volgare. La triste verità è che anche così ci sta raccontando che ci rappresenta. E in effetti, dice che anche io sono come lui, che rappresenta anche me, che già aborrivo lo stile del Pineta di Milano Marittima ai tempi di Bobo Vieri, Pippo Inzaghi e compagnia calciante.
Piuttosto che trovarmi nel qui e ora, però, preferirei essere governata dal fantasma di Bettino Craxi insieme a quello di Andreotti su un patto con gli italiani tratto da un copione di Vanzina. E ho detto tutto.
E in linea con lo spirito al ribasso, anche io quest’anno mi sono limitata a viaggi vicino a casa.

Aridatece la buzzicona! Vacanze intelligenti, Dove vai in vacanza? Alberto Sordi e Anna Longhi.
Quindi cosa sono? Viaggiatrice o turista? O semplice vacanziera?
Propongo questo test, ditemi voi se funziona.
1) Viaggi e gite: partite solo per le vacanze di Natale o di Ferragosto?
2) Bagagli: sempre al limite del peso consentito, con cambi di abiti e di scarpe come se doveste affrontare un trasloco?
3) Per voi il camping, il camper o l’ostello sono un’aberrazione?
4) Solo aereo per favore! Anche se lo ammetto è il mio limbo preferito.
5) Il vostro sogno segreto è avere qualcuno che vi faccia le valige, le carichi e scarichi da ogni mezzo. E arrivare in hotel e trovare tutto lì? E che al rientro le guasti, lavando e stirando tutto?
6) Collezionate calamite kitch e magneti solo a tema turistico?
7) Ovunque vi trovate, conversate con tutti, mescolando lingue in maniera piuttosto buffa?
8) Pensate sempre a dove potreste mangiare?
9) Cercate ovunque se ci sia un caffè della marca del vostro espresso preferito, lamentandovi se non è come quello del bar sotto casa?
10) Avete sempre con voi una sana scorta di farmaci e medicinali comprati dal farmacista di fiducia, come se a Venezia, Roma o Napoli non si trovasse una farmacia?
11) Siete compulsivi nella ricerca del wifi?
RISULTATI
Hai detto almeno 6 sì?
Sei un turista, forse un po’ per necessità e un po’ per piacere.
Hai detto no ad almeno 6 domande?
Sei un viaggiatore, i miei complimenti, vorrei essere come te, soprattutto se hai detto no al punto 1.
Sei hai detto tutti sì, forse dovresti stare a casa: sembra che per te partire sia ancora un po’ morire.
Se hai detto tutti no, soprattutto al punto 11, forse stai barando.
Se hai detto sì alla 5, non è grave. Ti capiamo tutti.

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