
È buio il pozzo
e profondo
Il corrimano
rimanda
e riannoda
“dove ti eri persa?”
e la domanda
consola
dove
la folla festante lasciasti
dove l’addio
brulicante di passi
hai deposto con cura?
la vertigine riaffiora
a spirali di senso
un cuscino di allodole
hai smarrito nel sonno
è buio il pozzo
e profuma
di ruderi marci
e steli appassiti
i passi nella ghiaia
e ad una svolta il vicolo
“Perché hai lasciato dalle mani l’aurora?”
quale scalpore felice
ansimava e correva
giù dalla ringhiera chiassosa
giù fra le libellule festanti?
È buio il pozzo
e sospeso
A metà fra la mano
e il desiderio
ottunde il cuore e lo smuove
Cammina
e tieni alta la fronte

Perché non lasci qualcosa di scritto?