
Gli occhi gialli della notte,
a passi leggeri,
nei cieli acerbi
di primavera.
Trepidante,
accosto le tende,
mentre saccheggio giornate
di malinconia eccitante,
acclarando che i sogni
non tarderanno a venire,
tra i passi sicuri e sciolti
di inviti a decidersi,
tra i nodi del vorrei,
ora che le navi salpano
dal mio balcone.
Gli occhi gialli,
distanti,
invitano al sonno.

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