
Adesso lo so, quando mi dicevi
“Non fare agli altri ciò che non vorresti
fosse fatto a te” sulla pelle ponesti
l’orma degli altri che non nascondevi.
Ancora mi risuona nelle orecchie
stentorea ma dolce la tua voce
molte volte ho ribattuto, croce
pe’ ‘l malo modo chiuso nelle nicchie.
Come vorrei sentirti proferire
d’un tratto, oggi, quelle belle massime
anche solo due parole, una
o correggere le mie, ognuna
su ponti di carte fragilissime.
Eri tra i pochi, chi potrà capire?

Perché non lasci qualcosa di scritto?