
ci sorreggiamo a vicenda
su fili di tela di ragno
equilibristi timorosi,
a volte
ignari
guardare indietro
è proibito
il sentiero impervio;
a piedi nudi l’occhio
fieramente accoglie
le ritrosie e le brame
giacché il futuro
temiamo e teniamo
nella mano,
briglia accanita
accorata speranza

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