
I nostri giorni. I nostri pensieri. Le nostre esperienze. Gli incontri, le paure, le gioie, i sogni. E le solitudini anche.
Viaggi. Tutti. Decisivi, importanti, evidenti o nascosti, attimi fuggenti o tempi infiniti.
Ogni cosa che viviamo è un viaggio
Non lo pensiamo ma è così. Se solo potessimo prenderla come una direzione che ci porta da qualche altra parte che prima non era neanche contemplata nella nostra vita di sicuro saremmo più attenti, più precisi, più prudenti e forse anche meno annoiati, meno distratti, meno arrabbiati. Potremmo persino accettare con più serenità le sfide e le possibili cadute. Avremmo di sicuro qualche chance in più per crescere perché da ogni viaggio si torna cambiati.
E forse potremmo viaggiare più leggeri e surfare sulle onde della vita che si sa, non sempre si sta sulla cresta ma ci si ritrova spesso in basso, in fondo, tanto giù da non vedere quasi più la luce.
Eppure poi arriva! Arriva l’onda giusta, quella che ci riporta in alto. Una spinta propulsiva sotto la nostra tavola che ci fa riemergere alla luce. E da lassù possiamo guardare lontano, l’orizzonte, l’oceano, l’immensità, le onde, le schiume, i mari calmi, le tempeste. Le albe e i tramonti. E le terre.
Da lassù possiamo sentirci parte del tutto, e accogliere, con uno sguardo più pieno, le mille facce della vita. Pronti anche a tornare in basso. Con una consapevolezza diversa. E con la fiducia che nulla è immutabile, che tutto cambia, si modella, si scioglie e si ricompone.

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