

Nintendo Labo è in tour nei principali centri commerciali italiani.
Iniziano ad arrivare notizie entusiasmanti sui cartonati che completano l’esperienza della Switch e dei Joy-Con.
Per chi non lo sapesse la nuova handheld console di casa Nintendo, la Switch, migliora le sue funzioni con dei kit di cartone studiati appositamente per aumentare la giocabilità della console.
I kit sono vari e permettono di sviluppare nuove tipologie di giocabilità.
Lo zaino che ti permette di diventare un robot, la casetta, le macchine, io mi sono innamorata del Piano.
Con le schede comprese nel kit, i modulatori di tono, la leva per abbassare e alzare l’ottava, la Toy-Con diventa uno strumento portatile a tutti gli effetti. Inoltre si può registrare la musica composta, che viene divisa in battute, quasi come un programma al computer.
La cosa che mi ha colpito di più è la funzione del “lettore di onda”: attraverso una fessura si possono inserire le schede pretagliate (o crearne di proprie) che riproducono l’andamento che noi abbiamo dato al cartoncino. Abbiamo ritagliato una forma appuntita, sinuosa o quadrata? Il sensore a infrarossi raccoglie l’informazione e la rielabora restituendoci un suono differente, proprio come un autentico sintetizzatore.
Altra cosa degna di nota sembra essere il “Garage Toy-Con”, attraverso il quale si entra negli ingranaggi virtuali di Labo per programmare innumerevoli combinazioni di input associati a output, in modo da poter creare tutta una serie nuova di mini videogiochi.
Il prezzo di ogni Toy-Con si aggira tra i 60 e gli 80 euro, ma l’esperienza è superlativa, esalta ed amplifica tutto ciò che è stata la Switch in questo anno.
Sono solo scatole di cartone? Se ancora oggi dobbiamo spiegare che cosa significa la sigla “Nintendo” nel campo dell’innovazione e dell’interazione ludica e videoludica allora lasciate perdere, non sono cose che fanno per voi.

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