

Amami…
… anima e corpo, corpo e anima. Quante volte l’abbiamo sussurrato morbosamente con i sensi e mai con le parole? quante volte cose non dette hanno lacerato i nostri pudori? quante volte siamo rimasti completamente nudi, profanati dalla nostra immoralità? Riflessioni… sai che adoro avvilupparmi a cervellotici pensieri… anima e corpo, invece, sfuggono la terrena razionalità e trascendono in un universo alchemico: l’anima gusta ciò che lo sguardo cattura, mentre il corpo accoglie e asseconda intimi segreti.
Emozioni… una volta confessate, sono per sempre, ignare di confonderci: sogno, incubo o realtà? amore o tradimento?
E’ iniziato così… un sogno… solo un sogno…
… un sogno dannatamente eccitante e seducente, quasi proibito, forse per questo, così intrigante.
Amami…
… il cuore di una donna pericolosamente cerebrale pulsa avido: ogni capillare reclama vita, così come la vita, reclama ossigeno. La mia anima ha Fame. Fluttua eterea alla ricerca di “cibo”, alla costante, disperata e insaziabile ricerca di nutrimento: vibra, barcolla, freme, striscia bramosa fra le infinte sfumature dell’esistenza agognando l’Amore. Ho l’inquietante consapevolezza di muovermi sempre su un filo scivoloso e sottilissimo, cosciente di poter precipitare da un momento all’altro e soprattutto, cosciente che il filo si può spezzare… è un gioco perverso di “leggerezza” e di equilibrio.
Amami…
… il corpo invece, si abbandona alla disarmante essenza della primordiale complexio oppositorum, da cui tutto nasce e in cui tutti gli opposti si amalgamano. Il mio coinvolgimento fisico è totale, primitivo, viscerale, tangibile, carnale, concreto: i sensi si fondono e si compenetrano in una partecipazione mistica. Simbiosi intensa e profonda di fronte all’angosciante “distanza”, ineludibile e incolmabile, che esiste fra ogni essere umano…
Amami…
… infine Tu… infine, ma in principio… Tu… chi sei? quel tanto sospirato nutrimento per la mia anima errabonda? l’estasi per i miei sensi anelanti? o semplicemente un’adorabile e innocente chimera che penetra nell’ombra delle mie ansie, disorienta l’inconscio e trasforma la realtà in un incantevole sogno?
ti prego, non mi svegliare… mai… amami e basta.

La capacità di usare le parole per creare atmosfere piene di fascino, enigmatiche.
In fondo ognuno può dare al testo l’ interpretazione che gli aggrada o gli riesce. Su tutto emerge e domina il bisogno fortemente espresso di essere amata, come solo un’ amante passionale può essere passionalmente amata, posseduta, presa. Non importa se è effimera chimera o realtà questa passione amorosa, se è lecita o peccaminoso tradimento. Ciò che conta è il coinvolgimento totale dei sensi e della mente, l’ unità agognata di due corpi e due anime, anche se esse resteranno comunque distinte dopo la fusione totale nell’ amplesso agognato.
Un grido d’ amore, comunque.
Un bisogno di intesa totale , comunque.
Così io leggo tra questi pensieri e queste parole vibranti.
Ma la totalità della fusione amorosa è un breve spazio temporale, misterioso, imprevedibile, un dono imperscrutabile che viene da profondita’ illeggibili, incomprensibili, lungo un percorso di quotidianità fatta di pensieri, azioni, percezioni che allontanano inesorabilmente ciò che le leggi fisiche già hanno inesorabilmente separato. Vale per tutti.
Non svegliarsi mai resta l’ unica via percorribile al mantenimento della fusione di anima e corpo degli amanti, ma il risveglio è obbligato, ineludibile. E porta a fare i conti coi sogni, siano essi immaginari, siano essi vissuti. E i conti sono sempre pesanti.
Racconti molto belli da stampare in un unico libro